Gli insegnamenti musicali di Pai Mei

Il legno deve temere la tua mano, non il contrario. Per forza non ci riesci, ti arrendi prima d’iniziare” (Maestro Pai Mei, Sommo Sacerdote del Clan del Loto Bianco)

Maestro Pai Mei, Sommo Sacerdote del Clan del Loto Bianco

Maestro Pai Mei, Sommo Sacerdote del Clan del Loto Bianco

Chi di voi sarebbe riuscito a uscire dalla cassa di legno sepolta sotto almeno mezzo metro di terra come ha fatto Beatrix/Black Mamba in Kill Bill vol. 2?

Se non avete visto e apprezzato Kill Bill non possiamo essere amici.

Probabilmente nessuno, perché nessuno ha avuto la fortuna di godere dei crudeli insegnamenti di Pai Mei.
E adesso parto con un parallelo assurdo quanto azzardato tra la bionda Beatrix che arriva totalmente impreparata alla casa-tempio del sommo maestro e la sottoscritta che, bambina impreparata per definizione, si avvicina per la prima volta al pianoforte.

Premetto che ero una bambina molto stonata, priva di senso del ritmo, con mani piccolissime (sono ancora piccole ma non rompetemi le palle perché suono anche Rachmaninov io!) e un’attitudine alla musica pari a quella di una blatta morta da tre settimane.
Ciononostante i grandi compositori del passato erano già diventati da tempo i miei amici immaginari – tra i migliori che si possano avere – quindi avevo deciso di avventurarmi verso l’ignoto mondo dei suonatori.
Lo strumento che desideravo suonare era l’arpa perché tutte le arpiste erano belle e piene di grazia e io così volevo diventare, ma venne scelto per me il pianoforte considerato dalla borghesia dell’epoca lo strumento più adatto per far strimpellare una bambina poco dotata.
Fu così che, come Beatrix sale la scalinata che la condurrà dal maestro, anch’io salii le scale (a volte presi anche l’ascensore) di numerosi maestri che mi rimbalzarono senza pietà trovandomi completamente inadatta alla musica.

Charles-Louis Hanon un Pai Mei ante litteram

Charles-Louis Hanon un Pai Mei ante litteram

Finché, quando avevamo quasi rinunciato all’impresa, trovai un’insegnante disposta a prendersi la sottoscritta come allieva e a farle scoprire che, poco alla volta, grazie anche all’aiuto del signor Charles-Louis Hanon e al suo libro “Il Pianista Virtuoso”, anch’io potevo essere degna degli insegnamenti esoterici destinati ai musicisti.

Fu già in quel primo periodo di allenamento al pianoforte che iniziò a materializzarsi nella mia testa una sorta di “maestro immaginario” che, di fronte a ogni difficoltà, mi incitava a non arrendermi, a riprovare, a superarla.

Il crudele metronomo di Pai Mei

Il crudele metronomo di Pai Mei

La voce del mio Pai Mei interiore non mi ha mai abbandonata (si la mia testa è un coacervo di voci e allora?) ed è passata con naturalezza dalla musica a tutti gli altri campi dell’esistenza spronandomi ad andare sempre avanti.

Anche adesso, che da tanto, troppo tempo, le mie emozioni sono rinchiuse in una cassa nascosta sotto tanta altra roba, sento la voce di Pai Mei “Il legno deve temere la tua mano, non il contrario” e così anch’io sferro pugni contro il legno (metaforici eh non sia mai che una pianista si danneggi le mani!) e prima o poi, ne sono certa, riemergerò.

Immagino che siate tutti curiosi di sapere se il mio Pai Mei interiore mi abbia insegnato la tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita… ma io non ve lo dico!

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